A me attraggono molto queste tue composizioni... mi ripeto, ma trovo un unico filo conduttore in queste tue... come una ricerca disperata di nuove visioni spazio-temporali... giocando con la luce, con l'immensità di certi spazi e con gli oggetti solo apparentemente banali. Composizioni colme ma minimali, sia nelle forme che nei contenuti e nei colori. Complimenti (e questa la conservo tra le mie preferite).
Naturalmente hai ragione; spesso si fa una fotografia per una motivo personale, si cerca di tradurre in immagini le proprie sensazioni, poi chi guarda e' libero di attivare i suoi ormoni e i suoi ricordi sensoriali a proprio piacimento. Se rivedo il mio portfolio riesco ad intravedere nelle foto la vena triste, angosciata o serena a seconda del periodo in cui le ho scattate... In fondo anche Picasso ha avuto i suoi periodi, no?...
Che dire, Maurizio ... sono molto contento di essere stato capace di trasettere qualcosa che abbia un contenuto simbolico lasciato alla libera interpretazione di chi fruisce dell'immagine. Io però posso fare solo la metà del lavoro, posso solo lanciare un contenuto emotivo, ma sta poi a chi vede l'immagine andare in risonanza con essa, e questo non è un fattore comune a tutti.
Ciao e grazie ancora. I tuoi commenti sono molto apprezzati.
Arte astratta allo stato puro, c'e' Magritte, forse anche Dali', c'e' Wish you were here col tema dell'assenza, c'e' l'angoscia post-industriale con la speranza del ritrovamento dei valori della natura...